Anche questa estate i leggendari Passi Alpini del Parco Nazionale dello Stelvio restano liberi dal traffico motorizzato: una grande occasione per i ciclisti che potranno godersi le mitiche salite in assoluta libertà.
I weekend scelti per la chiusura al traffico motorizzato coincidono con alcuni grandi eventi che tradizionalmente rappresentano un enorme richiamo per gli appassionati di ciclismo.
L'iniziativa, che prende il nome di Enjoy Stelvio Park, giunta ormai alla quarta edizione, nasce con l'obiettivo di valorizzare i grandi Passi Alpini, offrendo ai visitatori l'opportunità di godersi le storiche salite ciclistiche in totale libertà.
Vediamo il programma per il prossimo 24 Luglio:
Dei cinque percorsi di Enjoy Stelvio, l’ascesa a Cancano non è un vero “Passo”; si tratta, infatti, della strada di accesso ai Laghi di Cancano, i grandi laghi artificiali della Valle di Fraele per la produzione di energia elettrica.
Costruita durante il Primo conflitto mondiale, la strada venne completata nella sua veste attuale in occasione della costruzione delle dighe, i cui lavori iniziarono nel 1925. Con 20 tornanti, circa 9 chilometri e poco più di 600 metri di dislivello, essa è dominata dall’alto dalle antiche Torri di Fraele.
Prima della strada attuale esisteva un tracciato ben più diretto e difficoltoso, la “Strada regale di Fraele”. Le Torri, risalenti al XIV secolo, servivano alla difesa di questa antica via commerciale. Essa percorreva la Valle di Fraele fino all’antico nucleo di S. Giacomo, sommerso dopo la costruzione delle dighe. Da lì proseguiva per Santa Maria, in Svizzera, passando dalla Val Mora. Dopodichè la strada risaliva il ripido vallone roccioso tra le torri. Il percorso veniva reso accessibile a bestie da soma e carri grazie a passerelle di legno sporgenti sul dirupo, le “Scale”, di cui resta memoria nel nome del monte soprastante.
La salita ai Laghi di Cancano, arrivo di tappa del Giro d'Italia 2020, è riservata a ciclisti e podisti dalle 8.30 alle 12.30 del 24 Luglio.
L’ascesa a Bormio 2000, invece, è la strada di accesso all’omonima montagna di Bormio 2000. Questo itinerario è stato lo spettacolare scenario di una tappa del Giro d’Italia 2004, che vide l’esplosione di Damiano Cunego, vincitore del Giro nello stesso anno.
La salita permette di raggiungere uno dei più spettacolari panorami sulla conca di Bormio. Dal centro abitato, la strada si inerpica con 13 tornanti che permettono di coprire un dislivello di 735 metri con una pendenza piuttosto regolare. Verso la metà dell’ascesa, invece, l’impresa si fa più ardua, con una punta massima del 14% di pendenza.
I dieci chilometri di percorso permettono di raggiungere la quota di 1935 metri. Il percorso si sviluppa tra pascoli e boschi di abete rosso, interrotti da radure e maggenghi. Man mano che si sale, il panorama si apre sempre più su Bormio e sulle frazioni di Valdidentro e Valdisotto che si affacciano sulla piana bormina. Qui si realizza l’incontro tra i due sport di più antica e consolidata tradizione dell’Alta Valtellina: lo Sci e il Ciclismo.
La salita “al 2000” è stata, infatti, protagonista del Giro d’Italia del 2004 così come la famosa pista “Stelvio” è stata campo di gara di due Mondiali di Sci e della ormai tradizionale Gara di discesa libera di Coppa del Mondo della fine di dicembre.
Il 2000 è, in tutte le stagioni, una splendida località per gli appassionati di sport: sulla neve con gli sci o sugli ampi tornanti della strada con la bici, il divertimento è assicurato.
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