Con una lunghezza di quasi 3.230 metri e un dislivello di 986 metri, il tracciato è noto per le continue difficoltà che propone. Dal salto iniziale de "La Rocca" al temutissimo muro di San Pietro, ogni sezione della pista mette alla prova la resistenza e la precisione degli atleti: affrontare queste discese richiede coraggio da vendere, ma soprattutto una tecnica eccezionale. Solo così è possibile superare le curve degli Ermellini e il passaggio cruciale della Carcentina, spesso decisivo per il risultato finale.
Su questa pista, dura come il ghiaccio, solo i grandi campioni riescono a trionfare. Sono passati esattamente 25 anni da uno dei più grandi successi nella storia dello sci tricolore: il 18 marzo 1995, vincendo lo slalom gigante di Bormio, Alberto Tomba portò a casa il primo posto nella classifica generale e si aggiudicò la Coppa del Mondo. Circa 40.000 persone accorsero per vederlo trionfare sulla leggendaria Stelvio, un momento che consacrò Bormio come uno dei templi dello sci alpino.
Oltre a essere una tappa fissa della Coppa del Mondo, la Stelvio vanta una lunga tradizione di successi internazionali.
Ha ospitato i Campionati Mondiali nel 1985 e nel 2005, e nel 2026 Bormio vivrà un momento ancora più significativo quando accoglierà le gare di sci alpino maschile delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina, un evento storico per la località valtellinese.
Assistere a una gara sulla Stelvio è un'esperienza davvero unica e memorabile, sia dagli spalti che davanti alla televisione. Mentre i campioni sfrecciano a oltre 100 km/h l'adrenalina è tangibile e l'atmosfera è vibrante, elettrizzante e carica di energia, coinvolgendo profondamente ogni spettatore e lasciando un ricordo indelebile.
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